I consulenti del web “Fare impresa con i grandi numeri” Enginius è su La Repubblica.
In una breve intervista, il founder Alessandro Ivaldi, ha raccontato come è nata Enginius e quali sono le attività che daranno valore ai progetti delle società a cui fanno consulenza.
Due esperti di sviluppo di soluzioni IT con idee fortemente innovative, Alessandro Ivaldi e Domenico Giacobino, decidono di unire le loro esperienze e fondare Enginius, la società di consulenza digitale per lo sviluppo di piattaforme scalabili e il partner ideale per aziende che vogliono puntare sull’innovazione digitale.
Con un approccio propositivo Enginius unisce la parte di Engineering al Genius della creatività non limitandosi allo sviluppo di prodotti ma supportando i propri clienti nell’individuazioni dei requisiti e soluzioni innovative. “More Than Code” non è solo un payoff, ma la filosofia che guida tutte le attività di Enginius.
Dal televoto di X Factor, al dating geolocalizzato di FlirtMaps+, alla pubblicità online ed al trading sono sempre i dati, o meglio i Big Data, ad essere protagonisti.
Sotto riportiamo l’intero articolo di Bettina Bush e potrete leggerlo direttamente sull’archivio della testata suddiviso in due parti.
La prima parte dell’articolo in archivio è qui.
La seconda parte dell’articolo in archivio è qui.
A39 anni, dopo una quindicina passati a lavorare come dipendente proponendo idee fortemente innovative, per Alessandro Ivaldi, ingegnere elettronico, specializzato in informatica, è arrivato il momento di rischiare, e di pensare insieme a Domenico Giacobino a una nuova startup: «In aprile abbiamo deciso di fondare Enginius — spiega Alessandro Ivaldi — un nome che mette insieme ingegneria e ingegno. Siamo una società di consulenza digitale nata per sviluppare piattaforme sul web, facciamo software in grado di gestire big data, un flusso enorme di dati che scorre in tempi rapidissimi».
“Partiamo sempre dai big data, come per il televoto del talent show X Factor” “Seguiamo anche una community che aiuta a trovare l’anima gemella”
TUTTO piuttosto complesso e immateriale per i non addetti. Qualche esempio pratico?
«Le nostre consulenze partono sempre dai big data per grandi prestazioni che servono ad esempio per il tele-voto, noi seguiamo quello di X Factor, talent show televisivo. Poi facciamo consulenze per FlirtMaps+, la più grande community italiana che si occupa di dating, geolocalizzata checonsente di trovare l’anima gemella più vicina, partendo da logiche ben definite, di stile di vita, di interessi. E poi ci occupiamo di pubblicità sul web, di tutto quello che succede prima che il messaggio arrivi all’utente».
Fate un lavoro sempre dietro le quinte, difficile descriverlo?
«Quello che facciamo non sempre si vede, ma è il motore che fa girare le cose, ad esempio per il televoto non abbiamo fatto il sito, ma la piattaforma che serve per registrare i voti, che è attraversata da flussi immensi; per Dating abbiamo contribuito allo sviluppo del sistema che serve per presentare la persona corretta».
I settori più importanti di Enginius?
«La pubblicità occupa il 55% del nostro fatturato, il dating il 15%, un altro 15% è rappresentato dal voting, il restante 15% dal trading, ossia dalla borsa on line». Partiamo dalla pubblicità, sul web una faccenda ben diversa rispetto a carta e tv.
Le caratteristiche principali?
«E’ molto mirata, fa vedere cose diverse a utenti diversi della stessa tipologia di prodotto. Il contenuto del banner, lo spazio che contiene il messaggio pubblicitario, viene erogato in base all’utente che sta guardando. Un processo possibile perchè il web ti traccia, ti conosce, ti studia, sa i tuoi gusti. Il banner non arriva quasi mai per caso, è fatto su misura per il suo utente».
Una vera e propria gara all’interno delle piattaforme?
«Una volta c’era un media che veicolava la pubblicità con largo anticipo: tv, radio o stampa; oggi lo veicola la piattaforma che in una decina di millesimi di secondo cerca il banner più adatto per l’utente specifico che ignaro, mentre sta navigando, scatena una vera e propria asta per cercare la migliore offerta».
Siete un’azienda giovanissima, i vostri numeri?
«Siamo piccoli, ma con tante idee. Prevediamo di chiudere il 2014 a 150 mila euro di fatturato, e di crescere di un 20% nel 2015, abbiamo assunto il primo dipendente a chiamata per due mesi, speriamo di tenerlo anche in futuro ».
(bettina bush) © RIPRODUZIONE RISERVATA