Il Secolo XIX parla di Enginius e dell’operazione di rivoluzione del polo scientifico di Genova con Itil ed Esaote.
Il polo scientifico e tecnologico si sposta a Genova ed Enginius è tra le società che da due anni fa parte delle eccellenze tecnologiche presenti agli Erzelli. L’operazione porterà società come Ericsson, Itil, Talent Garden Genova a fare innovazione nel settore tecnologico e IT.
I founder, Alessandro Ivaldi e Domenico Giacobino affermano “siamo entusiasti di questa iniziativa perché riteniamo Genova una città con molte potenzialità inespresse e confidiamo che qua Parco Scientifico Tecnologico ci possano crearsi le condizioni giuste per esprimerle al meglio. Per noi questa operazione sarà un ulteriore elemento di valore che caratterizza il nostro motto, More than code, per fare networking e portare la nostra innovazione e le nostre competenze”.
Sotto riportiamo l’intero articolo di Simone Schiaffino e qui potrete leggerlo direttamente sull’archivio della testata.
Genova – «A giugno di quest’anno le imprese e gli istituti di ricerca insediati e che collaboreranno nel parco scientifico e tecnologico di Erzelli daranno lavoro a 2200 persone, a fine marzo Esaote occuperà due piani, poi arriveranno i primi laboratori IIt (Istituto italiano di tecnologia), per maggio si insedieranno due nuove aziende di Napoli e Milano».
Così Luigi Predeval, amministratore delegato di Genova High Tech ha fatto il punto sulla cittadella della scienza e tecnologia che prova a decollare sulla collina degli Erzelli, durante un incontro pubblico a Genova con le istituzioni, promosso da Il Secolo XIX. La fotografia di Ght a giugno 2016 comprende Ericsson, Siemens, Iit, Talent Garden Genova, Hyla, Enginius, Akronos, Alten Italia, 3Enerplus, Dedagroup, Hp, Johnson Controls, Softeco Sismat, Enginius.
Annunciato anche un nuovo slittamento, al prossimo 30 aprile, per il perfezionamento dell’accordo di programma tra Regione Liguria, Comune e ateneo di Genova che porterà la Scuola Politecnica (Ingegneria e Architettura) sulla collina degli Erzelli, intesa da consegnare al Ministero dell’Istruzione per non perdere il finanziamento statale di 75 milioni di euro.